lunedì 30 ottobre 2017

"LA RAGAZZA NELLA NEBBIA" DI DONATO CARRISI (TRATTO DAL SUO OMONIMO ROMANZO)

Non è facile, anzi è raro trovare uno scrittore che divenga registra della storia raccontata in un proprio libro. Molte volte, anzi sempre, ci lamentiamo che un’opera non venga ben tradotta nel linguaggio filmico, anche perché ogni lettore gira un suo film mentre si gusta la lettura di un romanzo.
Uno dei più grandi autori di thriller, in Italia e in Europa, Donato Carrisi, ha diretto “La ragazza nella nebbia”, da lui scritto e pubblicato da Longanesi nel 2015.
La trasposizione sul grande schermo è impeccabile, con le giuste tinte noir bagnate da una incessante pioggia, unitamente ad una oscurità che avvolge la fotografia anche quando è giorno, “La ragazza nella nebbia” vede un cast di attori di alto livello recitativo al cui baricentro v’è Toni Servillo, che non ha certo bisogno di presentazioni.

Riproduco la recensione redatta al tempo.
Buona visione e buona lettura!
Fabrizio Giulimondi


Non c’è niente da fare! Donato Carrisi è il più grande scrittore di genere thriller italiano e uno dei più bravi a livello europeo.
Ogni sua opera è un piccolo intrigante capolavoro, in cui un reticolato inestricabile di introspezione, psicologia, oscura astuzia, esoterico agire, verità nascoste e falsità apparenti, non fanno staccare il naso del lettore dalle pagine divorate, risucchiate, ingoiate voracemente del romanzo, perché egli vuole, deve, sapere quale sia la autentica realtà.
Ma deve attendere.
Con crudele pazienza.
“Il suggeritore”, “Il tribunale delle anime”, “L’ipotesi del male”, “Il cacciatore del buio” e, adesso, “La ragazza nella nebbia(Longanesi).
Ritmo incessante. Fiato sospeso, in apnea sino alla fine. Nulla, ma proprio nulla, è come appare.
Il dolore altrui produceva un effluvio strano, era forte e pungente ma anche seducente…La gente non cerca giustizia, vuole solo un colpevole…La pietà era stata rimpiazzata da una curiosità morbosa…Non gliene frega a nessuno se sei innocente, la gente ha già deciso…E’ il cattivo che rende la mediocrità più accettabile: è lui che fa la storia…La prima regola del buon romanziere è copiare”.
I fatti di cronaca “nera” degli ultimi anni, Cogne e la Franzoni, i delitti di Sarah Scazzi e Yara, sono lo spunto umano, sociale e ambientale dove parte e si muove la storia, per poi diventare altro.
Ma voi siete veramente convinti di essere ciò che pensate di essere?

Fabrizio Giulimondi

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