sabato 7 marzo 2015

"THE SEARCH" DI MICHEL HAZANAVICIUS

Locandina italiana The Search
The Search” del regista francese di origine ebraico - lituana Michel Hazanavicius, già acclamato Autore del pluripremiato The Artist, è un autentico, vero, indiscutibile capolavoro di emozioni, sentimenti e orrore, ambientato in Cecenia durante la seconda guerra del Caucaso fra l’agosto 1999 e il maggio 2000, sotto la presidenza della Federazione Russa di Boris El’cin.
Difficile parlarne.
Un soldato russo, un tempo normale ragazzo ed oggi assassino sprezzante e spietato, riprende la scena iniziale (e finale) che mostra i genitori di tre ragazzi che vengono ammazzati per puro divertimento.
I tre ragazzi sono i protagonisti della storia e le loro storie prima parallele si intersecano fino al ricongiungimento.
Un ragazzino di nove anni che porta con sé il fratellino di un anno di vita per il brullo e devastato scenario di guerra ceceno. Lo abbandona innanzi la porta di un casolare di una famiglia di contadini. Poi ricomincia la sua drammatica avventura, senza più proferir parola, carico del terrore e della violenza che lo circonda e lo travolge. La sorella appena maggiorenne cerca entrambi.
Una ragazza della (allora) commissione europea dei diritti umani mostra la propria inadeguatezza come donna e come rappresentante di una delle tante inutili istituzioni comunitarie. L’incontro con il ragazzino le farà comprendere quanto il vero aiuto non venga dalla scartoffie ma dal contatto amorevole fra lei e il fanciullo.
Centocinquantanove minuti scorrevoli e altamente drammatici insieme. Centocinquantanove minuti di soprusi, crudeltà,  ignominia, di sentimenti e solidarietà veri. Centocinquantanove minuti durante i quali lo stomaco si chiude e i muscoli si irrigidiscono. Centocinquantanove minuti di pellicola dura, aspra, ruvida come carta vetrata ma anche morbida come cotone,  che mischia la finzione cinematografica alle immagini di repertorio ad apparenti riprese realizzate con piccole telecamere portatili.
Certamente il regista mentre girava avrà pensato al conflitto russo-ucraino di questi ultimi mesi e a  Putin -   più volte evocato nella narrazione -  al tempo primo ministro russo.
Da portarci  assolutamente le scolaresche!

Fabrizio Giulimondi.


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