martedì 1 aprile 2014

"LA CASA SULLA ROCCIA" DI ANTONIO MONDA

La casa sulla roccia”, romanzo imperdibile di Antonio Monda (Mondadori), ossia una spremuta di emozioni e di sensazioni inarrestabili.
Festa dell’anno a New York per il settantesimo compleanno di Warren, padre di tre figli e marito  da trentotto anni di Beth Barron, che riceve una telefonata proprio quel giorno. La voce che sente dall’altro lato del filo  la turba e la travolge, vinta da ricordi risalenti ad anni prima della celebrazione delle nozze. Le rimembranze vanno a Luis che diceva sempre “grazie”, a quando lei era Elizabeth Dempsey, Liz per tutti e la gazzella per Luis.  
Ma la casa , la famiglia, lei, il marito, le due figlie e il figlio, sono costruiti sulla roccia: “Non so se sono stata una brava moglie, così dicono tutti a cominciare da Warren, né se sono stata una buona madre, ma quando sulla nostra casa è scesa la pioggia, sono straripati i fiumi, hanno soffiato i venti con tutta la loro forza, la casa non è mai caduta, perché è fondata sulla roccia. E’ un passo del Vangelo che conosco a memoria, e lo tengo per me.”.
E’ tempo di scelte per Liz, ma la casa è costruita sulla roccia e sull’oggi, oggi che è fatto anche di quei trentotto anni e sul futuro, un futuro impalpabile, incerto  e schivo, ma che è fatto anche da quei trentotto anni con Warren, Caroline, Julie e Richard: ”Mi sono chiesta cosa sappiamo degli altri, e mai sapremo cosa voglia il nostro cuore. Cosa significhi sentirsi padroni della nostra vita, e se lo saremo mai davvero. Cosa pensiamo ogni volta che scegliamo qualche cosa, e se mai capiremo cos’è giusto e cos’è sbagliato. Ammesso che abbia qualche importanza, di fronte all’indifferenza del tempo e alla nostra illusione di sconfiggerla……Ho visto spegnersi le luci a una a una, mentre il sole tornava a illuminarci tutti. La parola che è uscita dalla mie labbra è stata “grazie”.
Fabrizio Giulimondi



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