giovedì 16 gennaio 2014

"PHILOMENA" DI STEPHEN FREARS

Locandina italiana Philomena
Sulla scorta del film Magdalene scritto e diretto nel 2002 da Peter Mullan e vincitore del Leone d’Oro al Festival del cinema di Venezia nello stesso anno, anche la bella e struggente storia raccontata  da Stephen Frears  in “Philomena” è ambientata, almeno in una parte del suo sviluppo, nelle Case Magdalene. Questi istituti femminili, sorti fra L’Inghilterra e l’Irlanda nel XIX secolo e gestiti da suore cattoliche, accoglievano ragazze ritenute immorali, magari, per aver subito violenza sessuale, o per aver rifiutato di sposare un ragazzo che era stato imposto loro, oppure  in ragione di condotte ritenute al tempo peccaminose e in contrasto con la morale sociale.
Philomena, vissuta in Irlanda in uno di questi luoghi e  rimasta incinta nella totale ignoranza in materia sessuale, le viene tolto il figlio all’età di quattro anni per essere venduto ad una coppia americana, secondo un costume consolidato in  quegli anni.
Philomena oramai avanti negli anni, cercherà il figlio con il supporto di un giornalista defenestrato dall’entourage del Primo Ministro britannico,  seguendo un percorso doloroso cosparso di ricordi ed umiliazioni, che  condurrà l’azione scenica negli States e, di nuovo, al termine del  peregrinare,  in quella  casa  ove  tanta feroce ingiustizia fu perpetrata.
L’interpretazione affidata alla magistrale attrice inglese Dame Judith Oliva Dench, conosciuta come Judi Dench, non potrà non penetrare  l’anima dello spettatore, per la potenza ineguagliabile della espressività del volto e dello sguardo, talora buono e rassegnato, altre volte determinato e carico di passionale volontà,  contrassegnato dalla luce di occhi che cercano la gioia e  il riscatto, mai la vendetta,  nell’incontro con un figlio mai visto e di cui nulla si sa, neppure se sia ancora in vita.
Suggestivo il contrasto fra la religiosità intonsa e incrollabile di Philomena e lo sprezzante ed irriverente ateismo e anticlericalismo del suo “accompagnatore” (Steve Coogan).
Le abilità artistiche forgiate nella lunga esperienza teatrale rendono Judi Dench fra le più bravi attrici nel panorama mondiale, grazie alla intensa recitazione di cui abbiamo già goduto in Shakespeare in love sotto le vesti di  Elisabetta I d’Inghilterra, ruolo che le valse nel 1998 l’Oscar come miglior attrice non protagonista.
Fra le quattro nomination al Premio Oscar 2014 v’è anche la sua come miglior attrice protagonista: che il Fato le sia favorevole!

Fabrizio Giulimondi




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