domenica 18 novembre 2012

FABRIZIO GIULIMONDI: DA NON PERDERE "L'ULTIMO GIORNO" DI GLENN COOPER



L' ultimo giorno
Vi consiglio di  andarVi ad acquistare quanto prima  l’ultimafatica di Glenn Cooper L’ultimo Giorno (Mondadori). E’ un romanzo bello, avvincente, coinvolgente e sconvolgente nello stesso tempo, da cui potrebbe essere tratta una stupenda trasposizione cinematografica. Non mollerete la lettura finché non sarete giunti all’ultima riga…e che ultima riga!
Storia articolata, complessa, colta, Vi trascina lungo pendici che noi tutti, anche involontariamente, anche senza volerlo, percorriamo: cosa v’è dopo la morte? I nostri cari sono da qualche parte nell’Aldilà? Ci attendono? Dio esiste sul serio? Anche il più pervicacemente convinto fra i  credenti compie queste riflessioni e il dubbio, in realtà,   attraversa anche lui  come un fremito nell’intimo della  sua anima.
L’Autore trasfonde la propria cultura nello scritto quasi in maniera didascalica, facendo conoscere al lettore le teorie  psichiatriche sull’imponderabilità dell’essere umano di Freud e di Yung;  Vi lascia camminare attraverso le conoscenze basilari, seppur non meno  interessanti,  della storia delle grandi religioni monoteistiche, cristiana, ebraica e islamica, per il tramite della visione delle opere  dei Padri della Chiesa e dei più grandi pensatori e teologi giudei e musulmani.
Le meravigliose novelle e potenti tragedie di Shakespeare costelleranno la narrazione, unitamente ai fatti di cronaca realmente verificatesi negli Stati Uniti, che Cooper,  nel concepire il  proprio lavoro,  non può non avere avuto in mente: 19 novembre 1978, suicidio di massa nella Gujana di 911 persone, inclusi neonati e bambini, tutti appartenenti al Tempio del Popolo,  il cui farneticante messia era James Jones; 19 aprile 1993, a Waco, nel Texas, 74 persone, di cui 17 bambini, membri della setta dei davidiani, sono morti nell’incendio prodottosi nella loro fattoria dopo un assedio durato 50 giorni da parte degli agenti dell’FBI.
Ultimo, ma non ultimo, la linea portante del racconto richiama alla mente le teorie apocalittiche del guru del devastante acido LSD che negli anni ’60 ha indotto a “viaggi drogati” moltitudini di giovani e meno giovani.
Alex è un brillante neurologo; Alex ha subito un incidente automobilistico dove ha perso entrambi i genitori, rimanendo  in vita solo il fratello; Alex prima di “essere trascinato indietro” ha visto il  padre “al di là del fiume”; Alex vuole vivere  di nuovo l’esperienza della pre -morte e del corpo astrale.
Cyrus è un bravo e determinato  poliziotto dell’Fbi;  Cyrus è religioso; Cyrus è separato e ha una figlia, Tara, di dieci anni con un inarrestabile tumore al cervello.
Il bliss (beatitudine) si diffonde a macchia d’olio su tutto il pianeta; il bliss viene subdolamente messo nel tè  sorbito dai Capi di Stato e di Governo partecipanti al G8 in Giappone; il bliss viene sciolto nei grandi contenitori dell’acqua utilizzata in molti uffici pubblici newyorkesi, oltre che  nei fusti di una famosa marca di birra americana.
L’attività economica, finanziaria, commerciale, produttiva, imprenditoriale   amministrativa, politica e istituzionale, a partire da quella statunitense, si riduce in maniera  irreversibile; il lavoratori, dagli operai, agli impiegati ai grandi manager,  cessano di recarsi nel luogo di lavoro; i suicidi sono all’ordine del giorno.
Che cos’è il bliss? Che cosa è la Uroboros Society? Che cosa è la Crociata per la pace interiore? Che esperimenti effettua  Alex sul liquido cerebrospinale posizionato nelle  anse del cervello animale, incluso quello umano? Perché alcune prostitute sono uccise? Perché parte un conto alla rovescia di trenta giorni lanciato da un sito internet? Dove vuole condurre  Alex Weller l’intera umanità?
Fabrizio Giulimondi

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