domenica 23 settembre 2012

IL ROSSO E IL BLU





 Locandina Il rosso e il blu

Vi consiglio fortemente di andare a vedere il Rosso e il Blu di Giuseppe Piccioni, perché non v’è nulla di scontato, non è politicamente corretto, è in salsa agro-dolce, alternandosi momenti comici a momenti  drammatici.
Film e fiction italiane e straniere che si sviluppano in seno alle aule scolastiche  ve ne sono molti,   ma questo è indubbiamente fra i migliori.
Il supplente pieno di ardimento e buone intenzioni interpretato da Riccardo Scamarcio (sempre più bravo e, presumibilmente dal punto di vista femminile, sempre più bello) non è il professore noiosamente anima bella interpretato da Silvio Orlando ne La Scuola.  Silvio Orlando veste i panni del prototipo dell’insegnante che ha contribuito a danneggiare la scuola pubblica, promuovendo tutti, anche i più inetti e  scansafatiche, con una punta di disprezzo per i ragazzi volenterosi; Scamarcio è un docente sì giustamente vicino ai ragazzi, sensibile ai loro problemi e capace di trasmettere loro informazioni e conoscenza, ma quando è il momento di impartire regole lo fa con determinazione e, quando occorre decidere sulla bocciatura della bella studentessa assenteista e somara, fornisce il suo decisivo contributo.
La preside  - che vede la sempiterna bella e questa volta non ansiogena Margherita Buy  - tiene alla disciplina da parte sia dei professori che dei  discenti e, nonostante le proprie evidenti inettitudini relazionali umane, segue con affetto un ragazzo problematico  abbandonato dalla madre, senza cadere nel patetico e, soprattutto,  senza procedere a un quid che il pubblico si aspetta.
Il vero protagonista, però,  è il grande attore di teatro Roberto Herlitzka, le cui capacità interpretative ed espressive lo innalzano indiscutibilmente su tutti gli altri. Herlitzka è il vecchio insegnante, ormai drammaticamente disilluso, sprezzante dei colleghi e disgustato dagli allievi nullafacenti e privi di cervello. Lui, uomo di grande cultura letteraria e filosofica, che un tempo è stato un affascinante docente, oggi è irrimediabilmente depresso fino a pensare al gesto estremo.  Forse la sua depressione e il suo abbandono di ogni speranza non è irrimediabile perché dal passato spunterà  una persona che lo condurrà ad una ultima e commovente lezione sul romanticismo…e i ragazzi staranno a sentirlo e ne rimarranno avvinti!
La   classe non è quella composta da ispanici, portoricani e neri del film Dangerous Minds con la straordinaria Michelle Pfeiffer, ma è simile alle  tante classi delle nostre scuole,  che vedono ragazzi svogliati e  annoiati abbandonati a se stessi da genitori assenti o da famiglie confuse, in questo ben rappresentate dai lavori cinematografici di   Daniele Lucchetti.
In conclusione: è una delle poche pellicole veramente consigliabile alle famiglie e, dopo essere stata  assaporata e metabolizzata, potrà divenire  oggetto di una sana chiacchiarata fra padre, madre e figli.....e parentame vario!

Fabrizio Giulimondi

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