giovedì 5 luglio 2012

“Gli inseparabili, il fuoco amico dei ricordi”, di Alessandro Piperno,

ALESSANDRO PIPERNO HA VINTO L'EDIZIONE DEL PREMIO STREGA 2012


 

HO ASSISTITO ALLO SPOGLIO DEL PREMIO STREGA AL NINFEO DI VILLA GIULIA A ROMA E LA GIURIA HA  PROCLAMATO  VINCITORE IL ROMANZO  "GLI INSEPARABILI - IL FUOCO AMICO DEI RICORDI", DI ALESSANDRO PIPERNO, MONDADORI, OPERA  GIA' OGGETTO DI VALUTAZIONE  NELLA RUBRICA "CONSIGLI DI LETTURA".
RITENGO OPPORTUNO PUBBLICARE DI NUOVO IL RELATIVO COMMENTO.
Fabrizio Giulimondi



  Inseparabili, di Alessandro Piperno


Gli inseparabili, il fuoco amico dei ricordi”, di Alessandro Piperno, Mondadori, candidato - e possibile vincitore,  insieme a Gianrico Carofiglio con  “Il silenzio dell’onda”, anch’ esso commentato in questa rubrica -  al Premio Strega,  le cui votazioni si terranno il prossimo 13 giugno a Casa Bellonci a Roma e la premiazione il 5 luglio al Ninfeo di Villa Giulia sempre a Roma.
Gli inseparabili sono una razza di pappagalli del Madagascar che vivono a coppie e quando muore l’uno muore anche l’altro.
Gli inseparabili sono due fratelli ebrei, Filippo e Samuel, il primo sposato  e mantenuto dalla moglie  Anna, una ex show girl di “non è la Rai” (Vi ricordate?Il programma di grande successo di pubblico  degli anni ’80 pensato e diretto da Gianni Boncompagni per le reti Finivest), semi anoressica e con gravi problemi psichici, mentre Samuel (Sami per gli amici) ha  una brillante carriera, ma anche  gravi problemi sessuali, sui quali l’Autore si sofferma morbosamente, fastidiosamente, dettagliatamente  e ripetutamente.
 Sami  sta per sposarsi con Silvia, ragazza priva di carattere e personalità, tanto  da accettare di convertirsi all’ebraismo.
Filippo da persona  nullafacente e, apparentemente, priva di interessi e  di attitudini, si rileva un grande disegnatore di fumetti, ed  un suo lavoro cinematografico comics arriva a Cannes e comincia a sbancare i botteghini e a ricevere numerosi premi internazionali.
 Questi eventi  determineranno conseguenze dirompenti nella vita di Filippo, che si vedrà anche  minacciato di morte da organizzazioni terroristiche islamistiche.
A sua volta, la quotidianità  professionale e affettiva di Samuel imploderà.
In realtà sullo sfondo v’è per tutta la narrazione ciò che è accaduto venticinque  anni prima al loro straordinario padre Leo che, dopo l’infame e ingiusta accusa di  aver molestato la “fidanzatina” dodicenne di Samuel, si era rinchiuso per la vergogna nel sottoscala, da  dove ne era uscito cadavere.
La moglie Rachel, madre di Filippo e Sami, donna di robusta volontà, si ingegnerà per cancellare la stessa esistenza sulla terra di Leo, il cui nome non sarà più  pronunziato sino all’apice finale.
Questo è il vero filo conduttore della storia, la cui drammaticità si manifesta ed esplode  nelle ultime cinquanta pagine: se questo romanzo vincerà il Premio Strega avverrà per queste!

Fabrizio Giulimondi

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